Per chi deve stirare, è molto importante scegliere il ferro da stiro giusto, soprattutto se la pigna di panni raggiunge dimensioni rilevanti ad ogni seduta.
Il primo punto da esaminare in tal senso è proprio quello relativo alla tipologia: meglio il ferro da stiro con caldaia o senza? Alla risposta contribuisce proprio l’esigenza di partenza: se ci sono molti panni da stirare converrà senz’altro affidarsi al ferro con caldaia, il quale può assicurare una maggiore autonomia e potenza, utile soprattutto per le pieghe più ostinate, altrimenti si può optare per il modello senza serbatoio, risparmiando in tal modo decine e decine di euro, considerato come tra le due tipologie di elettrodomestico la differenza possa oltrepassare i cento euro.
Per conoscere meglio il ferro da stiro è comunque consigliabile visionare i tanti siti online dedicati al tema. Uno ottimo, in grado di sciogliere molti dubbi al proposito e indicare la strada per una scelta ottimale è questo, ove si possono reperire informazioni puntuali e precise.
I fattori che devono guidare la scelta
Una volta scelta la tipologia di ferro, con caldaia o senza, occorre passare all’esame dei punti che possono differenziare un modello da un’altro e sancirne magari la superiorità. Tra questi fattori, occorre ricordare:
- la potenza, dalla quale dipende la capacità di affrontare i panni più complicati da trattare. Nel caso i panni da stirare non siano molti e non presentino particolare difficoltà, ci si può limitare in tal senso;
- i materiali, che devono essere di buona qualità e resistenti, soprattutto per quanto riguarda la piastra;
- il peso, che non deve essere eccessivo proprio per non affaticare il polso dell’utente. Proprio in considerazione dell’affaticamento che può provocare ai muscoli del braccio, si dovrebbe parametrare alla lunghezza delle sessioni di lavoro, prevedendo modelli molto leggeri ove la pigna sia di consistenti dimensioni;
- la qualità dell’impugnatura, che deve essere antiscivolo proprio in considerazione del pericolo rappresentato dal vapore che fuoriesce dal ferro;
- l’ergonomia, ovvero la facilità di manovrare il ferro che si congiunge naturalmente al discorso del peso. Nel discorso occorre far rientrare anche i pulsanti e i dischi di regolazione presenti sul dispositivo, i quali devono poter essere raggiunti con facilità;
- infine la lunghezza del cavo, che deve poter agevolare al massimo le operazioni. In tal senso va comunque ricordato che esistono anche ferri cordless, ovvero senza fili, i quali necessitano però di una base di appoggio nel periodo di produzione del vapore necessario.